lunedì 3 novembre 2014

Wool - Hugh Howey

TRAMA:In un futuro post-apocalittico, in un paesaggio devastato e tossico, una comunità sopravvive in una gigantesca città sotterranea. Lì, uomini e donne vivono rinchiusi in una società piena di regole che dovrebbero servire a proteggerli. Lo sceriffo Holston, che per anni ha fermamente sostenuto le leggi della città, rompe inaspettatamente il più grande di tutti i tabù: chiede di andare fuori, incontro alla morte. La sua decisione scatena una terribile serie di eventi. A sostituirlo è un’improbabile candidata, Juliette, che nulla sa di politica e di leggi, ma è un tecnico capace di far funzionare le macchine di quel fragile mondo. Ora che le è affidata la sicurezza, Juliette impererà presto a sua spese quanto è malata quella società. Perché la città è in procinto di affrontare ciò che la storia ha lasciato solo intendere e che i suoi abitanti non hanno mai avuto il coraggio di sussurrare: la rivolta.

PUBBLICATO DA: Fabbri Editore (2013), 552 pp., 14,90€

VOTO: 9

GIUDIZIO:
Questo è il primo romanzo di una serie distopica composta da tre volumi, ambientata in un futuro in cui la terra, secoli prima, è stata contaminata dalle radiazioni in seguito ad un bombardamento atomico, così per sopravvivere, gli uomini vivono sottoterra in una struttura definita “silo”. Holston è lo “sceriffo” del silo, incaricato di mantenere l’ordine e far rispettare il “Patto” ovvero le leggi del silo. E’ vedovo da qualche anno, in quanto la moglie Allison è stata condannata alla pena estrema, ovvero alla “Pulizia”. Nel silo, chi desidera uscire nel mondo esterno commette un grave reato e viene condannato a pulire le lenti delle telecamere sulla torre posizionata sopra al silo. Queste telecamere riprendono l’esterno del silo per mostrarlo su un grosso schermo posto nella sala mensa. Ovviamente coloro che escono all’esterno per pulire non hanno possibilità di sopravvivenza a causa delle radiazioni che contaminano l’aria e quindi muoiono nel giro di poco tempo.
Nel silo  è proibito parlare del mondo esterno, è una specie di “tabù” e non è consentito nemmeno esprimere il desiderio di uscire. Le persone che lo fanno vengono spedite fuori, senza possibilità di rientrare.
Holston non si è mai dato pace, non ha mai capito il motivo che ha spinto Allison a voler a tutti costi uscire all’esterno. Suppone però che questo desiderio sia nato da qualche scoperta avvenuta violando i server. I server del reparto IT sono in funzione 24 ore al giorno, da secoli, e custodiscono miriadi di informazioni sul silo e la sua storia. Allison era riuscita a violarli e penetrare in quell’alone di mistero che li circonda. Holston compie alcuni indagini cercando di recuperare il contenuto del computer di Allison, e si convince che la moglie aveva ragione, doveva esserci qualcosa per il quale valesse la pena di uscire dal silo e dalla sua claustrofobica routine quotidiana. Stanco e depresso dopo anni di sofferenza per la perdita della moglie, un giorno decide di uscire e scoprire la verità. Aveva ragione? Il mondo esterno è davvero così tossico, come fin da piccolo Holston ha sempre saputo? Cosa ha scoperto Allison frugando nei file dei server? Cos’era così importante al punto da farle venire un esaurimento nervoso e spingerla a tutti i costi a voler uscire all’esterno?
Da questa premessa si scatena una serie di eventi che, capitolo dopo capitolo, tengono il lettore incollato al libro, in un vortice di suspense alla ricerca della verità sul silo e su come gli uomini ci sono finiti dentro per sopravvivere.
Ho deciso di acquistare il volume dopo averlo visto diverse volte sullo scaffale in libreria. Più che altro perché il fantascientifico non è il mio genere di prima scelta, ed inoltre è opera di uno scrittore quasi sconosciuto. Quello che mi ha convinto è stato il percorso editoriale del romanzo. L’autore Hugh Howey nel 2011 si è auto-pubblicato il romanzo su Amazon dopo aver passato ore e ore di pause pranzo a scriverlo, mentre lavorava come commesso in una libreria. Ha riscosso talmente tanto successo che è stato contattato dalle case editrici per l’acquisizione dei diritti d’autore e la 20th Century Fox ha deciso di trasformarlo in un film. In Italia il romanzo è stato pubblicato nel 2013 da Fabbri Editori e nel corso del 2014 sono stati pubblicati gli altri due romanzi che completano la trilogia, intitolati “Shift” e “Dust”.
Consiglio la lettura a tutti gli appassionati di romanzi post-apocalittici e distopici, come ad esempio il romanzo “Metro 2033” di Dmitry Glukhovsky. Ma anche per coloro che non hanno mai letto niente del genere potrebbe essere l’occasione per avvicinarsi a questo tipo di letteratura






1 commento:

  1. Un bel libro, sicuramente molto originale, diverso dai soliti distopici che si vedono ora in giro. Forse adatto ad un pubblico più maturo che ad uno adolescenziale (considerando anche l'età dei personaggi). Una lettura che ho trovato inizialmente un po' impegnativa, ma in seguito mi ha conquistata pagina dopo pagina. Ho già in mente di leggere il seguito (Shift). Hugh Howey è stato davvero una scoperta!

    Un saluto a tutti!
    Roberta del blog Dolci&Parole

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