domenica 17 giugno 2012

Acciaio - Silvia Avallone


TRAMA:
Francesca Morganti ed Anna Sorrentino vivono a Piombino e sono due quattordicenni, abitano in Via Stalingrado, dove ci sono solo casermani riservati agli operai. Francesca ed Anna sono due belle ragazze con ognuno alcuni problemi.
  Francesca subisce le angherie del padre-padrone Enrico,  gelosissimo della figlia, senza che la madre, Rosa, ormai rassegnata, dica nulla.
  La famiglia di Anna è composta dalla madre Sandra, operaia politicamente impegnata, e dal fratello Alessio, operaio specializzato che di notte si droga e ruba. Il nucleo famigliare si disfa piano piano a causa del padre Arturo, delinquente con da manie di grandezza.
   La potente acciaieria Lucchini fa da sfondo con il suo altoforno, AFO 4, che domina la vita di tutti i personaggi nella torrida estate del 2001, prima del crollo delle Torri Gemelle.
  La giovane Lisa, intelligente ma, ancora, brutto anatroccolo, osserva con invidia Francesca ed Anna  anche se con occhio critico. Lisa ha una sorella, Donata, disabile e costretta su di una sedia a rotelle.
  I sogni delle due protagoniste si concentrano sulla ricchezza che vedono solo da molto lontano, sull'Isola d'Elba sempre affollata di turisti milanesi e tedeschi con i loro Suv.
  Le due amiche non frequenteranno la stessa scuola: Anna dovrebbe realizzare i sogni della madre Sandra che la vuole laureata, e si iscrive al ginnasio. Francesca, invece, frequenterà l'IPS. Il loro rapporto cambia anche perchè Anna si approccerà al mondo maschile con tranquillità, mentre  Francesca, che vede nell'amica l'unica cosa bella della sua vita, si scopre attratta da lei. Una sera Francesca bacia l'amica ed Anna spaventata scappa.
   Il rifiuto dall'amica sconvolge Francesca e porta la loro amicizia verso la rottura, la notte di ferragosto, quando Anna si innamora di Mattia, un amico del fratello e come lui operaio alla Lucchini. Francesca vede il tradimento del loro mondo, e si lega ad un'attonita Lisa, che non comprende bene le dinamiche del cambiamento della ragazza, ma accetta il ruolo di surrogato di Anna.
   In mezzo, si muovono e si sviluppano i sentimenti delle madri e degli amici delle due protagoniste. Rosa, mamma di Francesca, che vorrebbe denunciare il marito e cambiare vita; Sandra, vorrebbe lasciare Arturo, licenziato dalla Lucchini e coinvolto in un losco giro di opere d'arte rubate; Alessio, fratello di Anna, privo di coscienza di classe, innamorato di Elena, la sua prima fidanzata dirigente del personale della Lucchini; Mattia, giovane sbandato che si innamora di Anna ma non comprende la mutevolezza della quattordicenne; e Cristiano, amico di Alessio, neo padre in lotta con il suo ruolo.
   L'inizio della scuola, che vede le due amiche iscritte a due istituti diversi contribuisce a rendere le due ragazze ancora più estranee. Il padre di Anna è ricercato per furto dalla polizia e la figlia per non pensarci si getta nello studio e nella relazione con Mattia, mentre Francesca, a seguito di un incidente in cui il padre rimane psichicamente menomato, si ripiega sulla famiglia, fra il padre ridotto a gigantesco bambino e la madre dipendente dal PROZAC e dagli psicofarmaci, nel perenne ricordo di Anna.
   Nella primavera del 2002 arriva la svolta. Francesca si improvvisa ballerina di lap dance in uno dei locali preferiti dalla gioventù della zona il “Gilda”, rifiutando sempre più il mondo maschile. Anna si accorge della sostanziale inconsistenza della sua relazione con Mattia e precipita in una crisi profonda. 
   La tragedia scoppia quando, nel maggio 2002, Alessio, che ha riallacciato una parvenza di legame con Elena, ha un incidente dove viene schiacciato dal caterpiller, condotto dall'amico Mattia, e muore.
  In una mattina di giugno Francesca, tornando da una notte di esibizioni, vede Anna affacciata alla finestra. Le due ragazze si guardano e comprendono la necessità che sentono l'una per l'altra. Allora, si riconciliano, Sandra serve loro la colazione, una colazione ancora da bambine, e decidono di andare in spiaggia all'isola d'Elba

PUBBLICATO DA: RIZZOLI, 2010, pp. 357

VOTO:  8 e ½

GIUDIZIO:
  Il romanzo racconta la storia di una profonda amicizia, di una provincia depressa popolata da operai siderurgici, adulti disillusi bruciati da troppe sconfitte e ragazzi che sognano la fuga.
   L’autrice descrive la disillusione di una generazione che non crede più a niente e non si entusiasma per la politica, soprattutto non trova una via di fuga lottando per un ideale ma soltanto costruendosi un mondo irreale. Si ritrova nel romanzo anche il tema della droga presa nei cortili dei palazzi per noia e per trovare il coraggio di affrontare un lavoro che distrugge la vita.
    Silvia Avallone racconta l’adolescenza, un’età potenziale dove tutto può ancora accadere e ogni possibile strada da prendere è ancora aperta, ma Acciaio è un romanzo problematico che parla di padri violenti che picchiano le figlie, racconta di genitori assenti che fuggono da un destino operaio per trafficare in opere d’arte rubate, descrive il dramma delle morti sul lavoro in un’industria siderurgica, narra la perdita dei valori di una società che non crede più a niente, a parte sesso e denaro. 





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