lunedì 5 settembre 2011

Le grandi autrici - Diana Gabaldon


Diana Gabaldon è nata in Arizona l'11 settembre del 1952. Prima di diventare una scrittrice si è laureata in zoologia e biologia marina insegnando per dodici anni.Diana è la creatrice di una delle più belle – se non la più bella – storia che abbia mai letto.
Il primo volume di questa saga – perché di saga si tratta – si intitola “Outlander” ed è stato pubblicato in Italia con il titolo “la Straniera”.La serie è al momento compostada 7 volumi (l’ultimo dei quali “An echo in the bone” è stato pubblicato a Settembre 2010) tuttavia in Italia, la casa editrice che ha deciso di pubblicarla – la corbaccio – ha scelto di dividere in due ogni volume, cominciando ad attuare l’operazione dal secondo libro, “Dragonfly in amber”, scissosi rispettivamente in “L’amuleto d’ambra” e “Il ritorno”.Sono sincera, quello che mi sono presa sulle spalle, non è un compito semplice, per quanto importante.Non è facile rendere completamente omaggio a una serie cosi lunga e complessa, ma quello che mi sento di dire è che questa è una storia, che se letta con il cuore in mano, ti cattura l’anima.Più volte la potenza dell’amore qui descritto, mi ha colpito al cuore così forte da lasciarmi boccheggiante in attesa che i battiti rallentassero per poter correre subito a girare pagina e re-immergermi nella storia.Quello che qui troviamo è un amore che supera non solo le barriere dello spazio, ma anche quelle del tempo, e non solo: La storia ha il grande pregio di riuscire a trasportarti realmente nella Scozia del '700, respirandone l'aria, assaggiandone i sapori, vedendone i colori. Pagina dopo
pagina vivi l'ansia, l'incertezza, il dolore... e sì, anche la passione.Ma smettiamo di parlarne in caratteri generali e pensiamo invece a tuffarci nella narrazione concreta delle vicende.
Claire è un infermiera ventisettenne che nel 1945 si reca in Scozia con il marito Frank per una seconda luna di miele, precisamente ad Inverness, nelle Highlands.Qui, un pomeriggio, decidendo di andare a visitare quelli che sono i meravigliosi paesaggi nei dintorni della cittadina, si reca sulla collina dei Craigh na Dun, dove resiste ancora un cerchio di pietre antichissime, entro il quale erano soliti svolgersi riti pagani e, altrimenti conosciuto, ancora nel 1945, come la collina delle fate.Attratta da alcuni suoni, per capirne la provenienza, si avvicina ad uno degli enormi blocchi di pietra, che presenta a differenza degli altri, una spaccatura. Vi entra e all'improvviso si sente travolgere da una forza magnetica irresistibile e da un vortice di forze e suoni confusi che la fa girare e perdere i sensi.Quando si risveglierà si troverà sì in Scozia, ma in quella del diciottesimo secolo, precisamente nel 1743.Da qui prendono inizio una serie di avventure che la porteranno a conoscere e ad amare Jamie Fraser, il ventitreenne scozzese dagli indomiti capelli rossi, i pronunciati zigomi da vichingo e dagli splendidi occhi azzurri che tanto ricordano la forma di quelli di un gatto.
Magari ora vi starete domandando cosa c’è di diverso in questa storia rispetto agli altri romance,vi rispondo immediatamente;Di diverso c’è Innanzitutto la forma di scrittura; La narrazione avviene in prima persona e prettamente dal punto di vista di Claire.Un grande pregio della Gabaldon è quello di riuscire ad inserire una quantità incredibile di particolari dando corposità al tutto senza per questo rallentare lo scorrere fluido della storia o appesantirla minimamente.Si entra in maniera perfetta e totalmente coinvolgente nella Scozia del 1700 e si vivono gli usi, i costumi, le mentalità e i dialoghi di quell'epoca in una maniera talmente vivida da perdersi in essi.Inoltre le caratteristiche dei personaggi principali sono alquanto particolari.Non posso negare che mi sia piaciuto molto il fatto che Claire sia più grande di Jamie, soprattutto perché, venendo lei da un epoca moderna, porta con se un bagaglio di esperienze, non conforme a quello di una giovane donna del diciottesimo secolo.Generalmente in ogni romanzo d’amore che si rispetti, è il protagonista maschile ad essere maggiormente esperto e che, di conseguenza, può introdurre il personaggio femminile a nuove esperienze, sia sessuali che non.Tuttavia qui avviene il contrario. Jamie dal punto di vista prettamente fisico è digiuno di tutto quello che vada oltre un bacio, per quanto questo possa essere appassionato, e non nego che ho trovato molto gustosa la scena della loro prima notte di nozze.
“Non ti dà fastidio che io non sia più vergine?" Esitò un attimo prima di rispondere. "Bè, no", rispose lentamente, "purchè a te non dia fastidio che lo sia io." Sorrise nel vedermi restare a bocca aperta, poi si voltò verso la porta. "Immagino che uno dei due debba sapere quel che fa", concluse.
Devo precisare che questa è una storia ricca di realismo e priva di falsi virtuosismi linguistici che a noi donne piacciono tanto, ma che francamente, sono poco credibili.I due arrivano a sposarsi nel primo libro, non per amore, ma per necessità. Questo non significa tuttavia che non ci fosse una grande attrazione tra loro.
“Ti voglio Claire”,disse con voce soffocata. Tacque un attimo ,
come incerto sulle parole da scegliere.
“Ti voglio cosi tanto…che quasi non riesco a respirare. Tu..”
Deglutì ,poi si schiarì la gola. “Tu mi vuoi?”…”Si” risposi..
“Si ,ti voglio”
Parlandoci chiaro, Claire all’inizio della storia è realmente innamorata del marito Frank, e una volta trovatasi nel diciottesimo secolo, il suo interesse principale non è tanto quello di intraprendere una relazione con chicchesia, ma tornare indietro dalla persona che ama.Però come ben sappiamo le cose non vanno sempre come ci aspettiamo, o come vorremmo che queste andassero.Jamie e Claire si sposano, lui le fornisce tutta la protezione di cui lei ha bisogno, e la ama con tutto l’ardore e la passione di cui è capace.L’attrazione iniziale si trasforma così in un amore talmente forte, talmente intenso, talmente grande che porta i protagonisti ad accettare l’altro senza remore, senza pentimenti o ripensamenti.
"Da principio e' la stessa cosa, ma poi", disse a bassa voce, " e' come se di colpo tenessi tra le braccia una fiamma viva." Aumentò la pressione del tocco, disegnandomi la linea delle labbra e accarezzandomi la guancia. " E io non desidero altro che buttarmi lì in mezzo fino a farmi consumare. Mi si spezza il cuore da quanto ti amo Claire”
Le descrizioni di Diana Gabaldon, rendono Jamie seducente anche al mattino quando si fa con cura il risvolto ai calzettoni e le parole che gli fa pronunciare nei suoi momenti di tenerezza con Claire farebbero capitolare la più indipendente delle donne.Jamie è l’unico, che permette a Claire di essere completamente se stessa, accettando anche quel suo atteggiamento così intraprendente e irrispettoso per l’epoca,ma normale per noi che apparteniamo a questo secolo dove la donna ha ottenuto la parità in tutti i sensi.Claire non modifica quasi nulla di quello che è il suo modo di comportarsi e di parlare, capita sovente che dica parolacce o imprechi in maniera molto colorita,utilizzando anche termini che Jamie stesso non conosce ( da ricordare il famoso “fottiti” pronunciato da Claire in un accesa discussione).Lui rimane ignaro della sua vera identità fino alla metà del primo libro, e il momento in cui lei glielo rivela è stato davvero epico.
Per farvi comprendere meglio vi accenno solo brevemente alla scena che porta poialla confessione.Claire, in un momento in cui Jamie è via per una “battuta di caccia” viene catturata e accusata di stregoneria. Una volta che l’inquisizione arriva al castello di Leoch, la processa e la giudica colpevole. Qui inizia la fustigazione, ma è mentre che questa punizione viene messa in atto che Jamie, avvertito da un amico, arriva e la salva.I due fuggono nel bosco e Jamie con una palese insicurezza nella voce le dice:
“Claire, sei una strega?”
“E se lo fossi?”, domandai, con le labbra secche. “Se tu avessi pensato che ero una strega, avresti combattuto ugualmente per me?”
“Sarei salito sul rogo insieme a te!” dichiarò con violenza. “E ti avrei seguito anche all'inferno, se necessario. Ma, che il Signore Gesù abbia misericordia della mia anima e della tua, dimmi la verità!”
Una volta che Claire confessa finalmente la sua vera storia, lui non mette mai e sottolineo mai, in dubbio che lei stia dicendo la verità, e dopo una notte di riflessione, la riporta lì dove tutto è iniziato, ossia al cerchio di pietre.Qui la lascia sola dicendole che può finalmente tornare da Frank, ma lei oramai innamorata perdutamente di Jamie, non può più nemmeno concepire una vita senza il suo bel Highlander. Quando torna da lui, lo trova addormentato e con le lacrime che ancora gli rigano il viso.Quello che questa scena fa comprendere in maniera totale, è che Jamie era arrivato ad amare Claire così tanto da sacrificare la sua stessa felicità pur di riconsegnare a lei quello che sarebbe dovuto essere il suo destino. Sarebbe andato contro tutto e tutti, contro la famiglia, contro Dio e contro il suo stesso desiderio.
I momenti nei quali Claire, trovatasi sola di nuovo nel cerchio di pietre, si sofferma a riflettere mettendo sul piatto della bilancia ciò che possedeva e ciò che avrebbe riavuto di nuovo tornando indietro, sono febbrili e come tali meravigliosamentecarichi di tensione. Ritengo che il momento della scelta sia stato un fattore fondamentale nella storia, perché solo con la possibilità di ritornare a portata di mano Claire avrebbe potuto compiere una scelta vera e reale, capire cioè quello che per lei era davvero importante. E lo fa, con uno struggimento straziante nel cuore dice addio a Frank dice addio a tutte quelle comodità della nostra epoca e corre verso il futuro, verso Jamie.
Da qui le vicissitudini scorrono veloci; La loro diventa così una stupenda storia d'amore: intensa, dolce, brutale, romantica, passionale, ardente, difficile, coinvolgente.
Ad aggiungere magia al tutto è il background, che ha vita tra le rocce frastagliate, i torrenti impetuosi, i misteriosi quanto sinistri castelli delle Highlands - austeri teatri di vicende che hanno fatto la storia d'Europa - le colline, il verde dei prati, aggiungendo un tocco di fascino antico e un'atmosfera poetica, quasi mistica, alla storia.
Dopo un breve interludio in Francia – della durata di un volume nell’ edizione Italiana - arriviamo al terzo volume ossia “Il ritorno” nel quale i due protagonisti si separano.Leggere di quelle ultime scene è stato uno strazio; Dopo pagine e pagine nelle quali una piccola parte del nostro cuore è stata intessuta via via nello scorrere della storia,è arrivato come una pugnalata il momento che più temevamo.
Jamie il giorno prima della famosa battaglia di Culloden, sicuro di andare incontro a morte certa, sceglie di far tornare Claire, incinta del loro primo figlio, indietro nel suo tempo.
È solo nel settimo volume che Jamie incontra la figlia Brianna, tornata indietro anche lei a distanza di due anni dalla madre per redarguire i genitori riguardo una notizia a lei giunta.L’incontro tra padre e figlia è commovente, soprattutto perché lei è molto simile al padre ossia alta, orgogliosa, dalla splendida chioma di fiamma e dai sorridenti occhi azzurri.
Il fatto che i protagonisti sono stati separati così a lungo non ha rovinato la storia, anzi, l’ha aiutata a rinforzarla, perché fa capire a noi lettori come non siano bastati 20 anni a sradicare dai loro cuori un amore che divora l’anima e che consuma ogni altro sentimento che si accosti ad esso.
Per loro non c’è vita senza l’altro, tutto quello che hanno fatto durante la loro reciproca solitudine è stato sopravvivere.
Una volta re-incontratisi possono finalmente ricominciare ad amarsi certi della forza dei loro sentimenti.
La maestria con cui la Gabaldon sa costruire i suoi romanzi, rende, al termine di ogni suo libro, i lettori smaniosi di conoscere quali saranno le nuove avventure che i protagonisti vivranno, quali saranno i luoghi ai quali andranno incontro, quali le vicende che faranno da sfondo alla loro splendida e incantevole storia d’amore.
Diana Gabaldon riesce sempre a sorprenderci, delineando sfumature delle personalità dei protagonisti che commuovono e coinvolgono, rendendo una semplice lettura qualcosa di incredibilmente prezioso. E così ogni pagina, ogni frase, ogni gesto ti rimangono impressi nella mente come se fossero marchiati a fuoco, e vorresti che la storia di Jamie e Claire continuasse in eterno!
"Quando alla fine arriverà, il giorno in cui davvero dovremo separarci", sussurrò Jamie, girandosi a guardarmi, “se le mie ultime parole non saranno "Ti amo", sappi che sarà solo perchè non ne ho avuto il tempo".






Bibliografia di Diana Gabaldon:


Serie La straniera

Ogni titolo della serie, dopo il primo, è uscito in Italia diviso in due volumi.
  • 1991 - La straniera (Outlander)
    uscita originariamente con il titolo Ovunque nel tempo per la Sonzogno
  • 1992 - L'amuleto d'ambra, Il ritorno (Dragonfly in Amber)
  • 1994 - Il cerchio di pietre, La collina delle fate (Voyager)
  • 1997 - Tamburi d'autunno, Passione oltre il tempo (Drums of Autumn)
  • 2001 - La croce di fuoco, Vessilli di guerra (The Fiery Cross)
  • 2005 - Nevi infuocate, Cannoni per la libertà (A Breath of Snow and Ashes)
  • 2010 - Destini incrociati, Il prezzo della vittoria (An Echo in the Bone)
  • 2011 - Lord John e una questione personale

2 commenti:

  1. Grazie mille per la richiesta di affiliazione, sei stata gentilissima =D dammi un paio d'ore, e ti spedisco una mail per confermare il caricamento del tuo banner nella pagina "Amici" del mio blog. ;) Ciau ciau!!

    RispondiElimina
  2. Ho letto appassionatamente la tua descrizione dell'autrice e della trama dei primi volumi del ciclo Outlander, purtroppo non ho mai avuto la possibilità di leggerlo, ma credo davvero che si tratti di una buona opera e la tua passione per essa traspare meravigliosamente.
    Seguirò con piacere il tuo blog, d'ora in avanti =)

    RispondiElimina